Demografia globale: dove vivono più donne nel mondo?

A livello mondiale, la popolazione maschile è leggermente superiore a quella femminile: nel 2021, il 50,4% degli abitanti della Terra erano uomini contro il 49,6% di donne. Tuttavia, questa media globale nasconde grandi differenze da un paese all’altro, come dimostrano i dati di Our World in Data, visualizzati da Statista.
Paesi come l’Armenia (55%), la Bielorussia (54%) e Hong Kong (54%) presentano la più alta percentuale di donne al mondo. Si tratta spesso di nazioni dove l’emigrazione maschile è storicamente elevata o dove l’aspettativa di vita delle donne supera nettamente quella degli uomini.
Al contrario, i paesi del Golfo come il Qatar (27% di donne), gli Emirati Arabi Uniti (30%) e il Bahrein (38%) mostrano una prevalenza maschile molto marcata. Questo squilibrio è principalmente legato alla massiccia immigrazione di manodopera maschile, attratta da settori come l’edilizia e l’energia.

Tre sono i principali fattori che influenzano il rapporto tra donne e uomini:
- L’aspettativa di vita, generalmente più alta per le donne, accentua la loro presenza nelle popolazioni più anziane. In Russia, ad esempio, la differenza tra i sessi è di oltre 11 anni.
- Il tasso di natalità maschile, che in media è di 105 maschi ogni 100 femmine, può essere ancora più sbilanciato in paesi come India e Cina, per motivi culturali e sociali.
- I flussi migratori, che in molte regioni, soprattutto nel Medio Oriente, sono composti prevalentemente da uomini, alterano ulteriormente la bilancia demografica.
E in Europa?
Il Vecchio Continente, segnato da un invecchiamento progressivo della popolazione, presenta una predominanza femminile, soprattutto nell’Europa orientale. Questo dato si collega direttamente alle proiezioni demografiche che vedono, entro il 2100, un calo significativo della popolazione in paesi come Lituania, Lettonia, Croazia e Bulgaria.
Il rapporto tra donne e uomini, dunque, è uno specchio delle dinamiche migratorie, delle politiche sociali e delle condizioni sanitarie di ciascun paese. Comprenderlo significa anche anticipare le sfide sociali ed economiche dei prossimi decenni.
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