Ecco i paesi in cui gli abitanti usano di più l’auto in Europa
Nel 2023, l’auto privata è rimasta il principale mezzo di trasporto dei cittadini europei, rappresentando l’83,1% di tutti gli spostamenti terrestri nell’Unione Europea.
Lo rivelano i dati di Eurostat, che mostrano come il treno copra solo l’8,4% dei viaggi terrestri e autobus, pullman e tram l’8,5%.
Dove si usa di più l’auto in Europa
I paesi con la quota più alta di viaggi in auto privata sono:
- Lituania (92,1%)
- Bulgaria (88,8%)
- Portogallo (88,2%)
All’opposto, la quota scende sotto l’80% in Ungheria, Austria, Slovacchia e Irlanda.
📊 Percentuale di viaggi terrestri effettuati in auto privata (2023)
Paese | Quota (%) |
---|---|
🇱🇹 Lituania | 92,1% |
🇧🇬 Bulgaria | 88,8% |
🇵🇹 Portogallo | 88,2% |
🇱🇻 Lettonia | 84,2% |
🇬🇷 Grecia | 84,8% |
🇮🇹 Italia | 83,3% |
🇫🇷 Francia | 83,7% |
🇩🇪 Germania | 83,5% |
🇪🇸 Spagna | 83,9% |
🇦🇹 Austria | 76,9% |
🇭🇺 Ungheria | 75,5% |
Media UE 27 | 83,1% |
Fonte: Eurostat – Dati passeggeri-km, solo trasporto terrestre.
🚦 Regolamenti e transizione ecologica
La Commissione Europea ha presentato a marzo 2025 un piano d’azione per sostenere la competitività dell’industria automobilistica senza rinunciare agli obiettivi climatici.
Tra le misure, più flessibilità per i costruttori: invece di un anno, avranno tre anni per rispettare i limiti medi di emissioni di CO₂ per veicolo (obiettivo: 93,6 g/km).
Il traguardo resta fissato: stop alla vendita di nuove auto a combustione dal 2035.
🏭 Il peso dell’industria automobilistica in Europa
Secondo ACEA (Associazione dei Costruttori Europei):
- 🇩🇪 Germania: 4 milioni di auto prodotte nel 2023 (+18,7% vs 2022)
- 🇪🇸 Spagna: 1,9 milioni (+7,4%)
- 🇫🇷 Francia: 959.404 unità
- 🇮🇹 Italia: circa 1,6 milioni di nuove immatricolazioni
- 🇪🇸 Spagna: 949.359 nuove immatricolazioni
L’automobile resta un pilastro economico e occupazionale, ma anche un nodo centrale nella lotta al cambiamento climatico.

Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, l’UE dovrà ridurre del 90% le emissioni di gas serra dai trasporti rispetto ai livelli del 1990.
Ciò significa ripensare l’uso dell’auto, incentivare il trasporto pubblico, la mobilità elettrica e soluzioni di mobilità condivisa.
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