Perché i polpi stanno "invadendo" il sud dell'Inghilterra
Nel corso del 2025, si è osservata una proliferazione eccezionale di polpi comuni nelle acque del sud-ovest dell’Inghilterra. Secondo la Wildlife Trusts, l’anno appena concluso potrebbe essere definito come "l'anno del polpo".
Durante l'anno, ben 233.000 polpi sono stati catturati nelle acque britanniche, un numero 13 volte superiore alla media degli anni precedenti. Un fenomeno definito anomalo dagli esperti, che desta preoccupazione.
Il riscaldamento globale tra le cause principali
La causa di questa sovrappopolazione è da attribuire a un inverno mite seguito da una primavera eccezionalmente calda. Il ciclo di incubazione dei polpi varia infatti in base alla temperatura dell’acqua: un mese a 25°C, fino a quattro mesi se la temperatura scende a 13°C.
Queste condizioni ideali hanno permesso a un numero molto più elevato di larve di sopravvivere, provocando un’esplosione della popolazione mai vista dal 1950, secondo l’Associazione biologica marina del Regno Unito.
Oltre al riscaldamento climatico, altri fattori che favoriscono la proliferazione sono la polluzione marina e il crollo delle popolazioni di pesci predatori, che lasciano maggiore spazio ai polpi.
Cambiamenti negli ecosistemi
Nonostante alcune specie beneficino del cambiamento climatico – come i foche grigie in Cumbria o i pulcinella di mare sull’isola di Skomer – questi squilibri possono alterare profondamente gli ecosistemi. I polpi, infatti, si nutrono di gamberetti e scampi, sottraendo risorse sia ad altri animali marini che ai pescatori.
Inoltre, i polpi hanno pochi predatori naturali, rendendo difficile il controllo della loro crescita.
Storicamente, simili esplosioni di popolazione si sono osservate per due anni consecutivi, ma non è ancora certo se la presenza dei polpi sulle coste inglesi sarà duratura. Tutto dipenderà dalle temperature invernali del 2026.
Nel frattempo, i britannici si stanno adattando: sempre più ristoratori iniziano a proporre piatti a base di polpo nei loro menù.

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